Un timido tentativo di cronistoria

A cura di Andrew Marini

 

Introduzione

Lungi dall’essere del tutto esaustiva, questa cronistoria cercherà di fare quanta più chiarezza possibile in merito ai periodi in cui le diverse edizioni italiane dei Looney Tunes sono state distribuite e a quali media fossero originariamente destinate.

Si tratta di un lavoro in continuo aggiornamento, che potrà essere quantomeno un utile strumento per raccogliere le coordinate e tirare le fila del garbuglio.

Anni ’30

In questo periodo debuttano nelle sale cinematografiche italiane alcuni cortometraggi in bianco e nero, prevalentemente con protagonisti Bosko e Buddy. Essendo le pellicole considerate perdute, è difficile stabilire quanti e quali dei corti proiettati fossero effettivamente doppiati in italiano, quanti – secondo una pratica dell’epoca – fossero “ammutiti” e corredati da didascalie, quanti sottotitolati (anche se quest’ultima ipotesi lascia ancora qualche perplessità, in quanto pratica contraria alle imposizioni del Regime).

Grazie al lavoro di ricerca di LucaTune, con alcune integrazioni, ecco la lista dei corti giunti nelle nostre sale:

Revisione del 29 Febbraio 1932
Bruscolo alla caccia grossa (Congo Jazz, 1930)
Bruscolo alla fattoria (The Booze Hangs High, 1930)
Bruscolo alpinista (Yodeling Yokels, 1931)
Bruscolo ama la pesca (Ain’t Nature Grand!, 1930)
Bruscolo aviatore (Dumb Patrol ,1931)
Bruscolo e la dattilografa (Hold Anything, 1930)
Bruscolo legnaiuolo (Bosko the Lumberjack, 1932)
Bruscolo nell’Alaska (Big Man From the North, 1931)
Bruscolo prende un bagno (Sinkin’ in the Bathtub, 1930)
Bruscolo vince il gran premio (forse Bosko the Speed King, prodotto nel 1932, ma distribuito nelle sale americane solo a Marzo 1933)
Il treno di Bruscolo (Box Car Blues, 1930)
Le vacanze di Bruscolo (Bosko’s Holiday, 1931)

Revisione del 31 marzo 1933
La slitta delle meraviglie
Il sogno di Alice
Ballerini romantici
La bambola dai capelli rossi (Red-Headed Baby, 1931), poi rieditato come Napoleone
Bruscolo alla caccia della volpe (Bosko’s Fox Hunt, 1931), poi rieditato come Caccia alla volpe
Bruscolo e gli ottentotti
Bruscolo e la bombetta
Bruscolo e la corsa dei cani (Bosko’s Dog Race, 1932)
Bruscolo in riva al mare (Bosko at the Beach, 1932)
Il buffone del castellano (The Queen Was in the Parlor, 1932)
La corsa degli ubbriachi
Danza fra i palmizi (Pagan Moon, 1932)
Il leone e le pulci (I Love a Parade, 1932)
La parata dei coriandoli
Sfida al rugby (Bosko the Drawback, 1932)
Non ti ricordi i baci che m’hai dato

Revisione del 30 settembre 1933
I ritmi di una grande città
Bambocci in frantumi
Il drago mangiatutto
Una grande giornata
Se avessi un erede
Se ci provi
Tram n. 13

Revisione del 31 ottobre 1933
Viva la faccia della tranquillità
L’arazzo magico
Fascino slavo
Il suonatore e la scimmia (The Organ Grinder, 1933)

Revisione del 30 novembre 1933
Il ballo automatico
Evviva l’allegria
Nozze in cucina
Quando il film è americano

Revisione del 31 gennaio 1934
L’asso del volante
Chi si fa pecora (Bosko the Sheep-Herder, 1933)
La festa del sorcio
Il paese dei campanelli
Il porco e la sua signora
Il ratto di Manna Risa
Sogno di un mattino di primavera
Viva la Cola Cala

Revisione del 31 agosto 1934
Adesso ti servo io
Barca di Tespi
Attenti alle curve (Bosko the Speed King, 1933)
Baciami nel parco (Pettin’ in the Park, 1934)
Cine… matto… grafia
Predone del Sahara (Beau Bosko, 1933), 16 dicembre 1934
I tre moschettieri (Bosko the Musketeer, 1933), 16 dicembre 1934
L’uomo meccanico (Bosko’s Mechanical Man, 1933), 16 dicembre 1934
Oste trasformista, 22 dicembre 1934
Radioscocciomania, 22 dicembre 1934
Sabato inglese
Il terzo gode
Tifo, 16 dicembre 1934
La vergine del drago (One Step Ahead of My Shadow, 1933)

Revisione del 30 settembre 1934
L’albergo degli sposi (Honeymoon Hotel, 1934)
La bella e la bestia (Beauty and the Beast, 1934)

Revisione del 31 dicembre 1934
Lui e le scimmie (Buddy of the Apes, 1934)

Revisione del 31 gennaio 1935
Autorimessa “900”
Cocci che rivivono
È arrivato il circo (Buddy’s Circus, 1934)
Evaso di giorno
L’uomo cannone

Anni ’40

Al contrario di quanto erroneamente sostenuto sino ad ora, anche in altre sezioni di questo sito, alla fine degli anni ’40 debuttano nelle sale alcuni cortometraggi di Bugs Bunny interamente doppiati in italiano. Tali edizioni, tuttavia, furono presumibilmente commissionate dalla Warner Bros. stessa a una società di doppiaggio operante direttamente negli Stati Uniti. A questa società, forse interna agli Studios Warner, furono affidate anche le edizioni italiane di alcuni importanti titoli cinematografici distribuiti tardivamente nel nostro paese (Il mistero del falco, Strada maestra, Tramonto…). Tra i pochi nomi noti operanti nella società in questione, si ricordano Arrigo Colombo e Margherita Bellini.

Quest’operazione non desterà stupore: siamo negli anni del Piano Marshall e in qualche modo il personaggio di Bugs Bunny, già protagonista della propaganda militare americana, assurge alla funzione di emblema ed icona di progresso e liberazione.

Diversi di questi corti riportano nei visti censura due nomi interscambiabili per il protagonista, ossia “Rosicchio” e “La lepre“.

Grazie al lavoro di ricerca di LucaTune, ecco la lista dei corti giunti nelle nostre sale:

Visto del 5 maggio 1949
Rosicchio in si bemolle (A Corny Concerto, 1943)
La tartaruga volante (Tortoise Beats Hare, 1941)
La tartaruga volante (Tortoise Wins by a Hare, 1943)

Visto del 19 maggio 1949
A caccia di stufato (All This and Rabbit Stew, 1941)
Il lupo, la lepre e il cacciatore (The Big Snooze, 1946)
Rapsodia in salmì (Rhapsody Rabbit, 1946)
Rosicchio e il leone (Acrobatty Bunny, 1946)
Ciavatta e Rosicchio (Hiawatha’s Rabbit Hunt, 1941)
Rosicchio e il cane (The Heckling Hare, 1941)
Rosicchio in picchiata (Falling Hare, 1943)
Rosicchio e il mostro (Hair-Raising Hare, 1946)
Rosicchio ipnotizzatore (The Hare-Brained Hypnotist, 1942)
Campeggio di Rosicchio (Wabbit Twouble, 1941)
Rosicchio e il bandito (Racketeer Rabbit, 1946)
Rosicchio e il treno (The Unruly Hare, 1945)
La fame dell’oro (The Wacky Wabbit, 1942)
Rosicchio e il bandito (Hare Trigger, 1945)
Rosicchio prende un Oscar (What’s Cookin’ Doc?, 1944)
Rosicchio resta a cena (The Wabbit Who Came to Supper, 1942)
Rosicchio a Bagdad (Jack-Wabbit and the Beanstalk, 1943)

Anni ’50

In questo periodo non si registrano distribuzioni cinematografiche dei cortometraggi, eccezion fatta per le due antologie Cacio amore e fantasia (1958, in versione originale) e Gatti sorci e fantasia (1959, in versione originale). Siamo agli albori della televisione, eppure non viene dato spazio alla produzione animata Warner, se non – forse – in qualche rara trasmissione di singoli corti, di cui tuttavia non è rimasta traccia.

Anni ’60

Il primo exploit italiano dei Looney Tunes risale a questi anni. Nelle sale cinematografiche debuttano le antologie, il cui dettaglio è presentato nell’apposita sezione del sito.

Tali antologie vedono la luce in sala in un primo momento in lingua originale sottotitolata. Solo a partire dal 1965 si opta per la distribuzione in lingua italiana e, gradualmente, dagli anni ’70, vengono approntate edizioni doppiate anche delle pellicole precedentemente proposte in lingua originale.

In sintesi, ecco una cronologia dei visti censura:

Cacio amore e fantasia
1958 -> versione originale
1971 -> versione doppiata

Gatti sorci e fantasia
1959 -> versione originale
1972 -> versione doppiata

Silvestro, gatto maldestro
1960 -> versione originale
1973 -> versione doppiata

Silvestro contro Gonzales
1961 -> versione originale
1974 -> versione doppiata

Silvestro e Gonzales, vincitori e vinti
1962 -> versione originale
1976 -> versione doppiata

Silvestro e Gonzales: matti e mattatori
1963 -> versione originale
1977 -> versione doppiata

Arriva Speedy Gonzales
1964 -> versione originale

Speedy il supersonico
1965 -> versione doppiata

Miao miao…arriba arriba
1966 -> versione doppiata

Silvestro e Gonzales in orbita!
1967 -> versione doppiata

Silvestro e Gonzales, sfida all’ultimo pelo
1968 -> versione doppiata
1972 -> versione doppiata

Silvestro e Gonzales: dente per dente
1969 -> versione doppiata
1974 -> versione doppiata

Speedy e Silvestro: Indagine su un gatto al di sopra di ogni sospetto
1970 -> versione doppiata
1974 -> versione doppiata

I cortometraggi delle antologie cinematografiche distribuiti prima del 1965 in lingua originale in sala, approdano in televisione in italiano, trasmessi singolarmente, con un doppiaggio realizzato ad hoc, a partire dallo stesso anno. Si registrano in questa occasione le edizioni ad opera della SAS, con Gigi Proietti e Loretta Goggi rispettivamente nei ruoli di Silvestro e Titti.

Saranno infatti loro a doppiare i corti delle antologie Silvestro, gatto maldestro e Silvestro contro Gonzales, i cui doppiaggi cinematografici non avrebbero debuttato sino al 1973 e al 1974.

I corti delle due successive antologie, Silvestro e Gonzales, vincitori e vinti e Silvestro e Gonzales: matti e mattatori, giungeranno sui piccoli schermi tra il 1969 e il 1970 in Rai in lingua italiana con un’edizione diversa: ad occuparsene è la CDC e le voci di Silvestro e Titti sono quelle di Sergio Tedesco e Flora Carosello.

Senza ombra di dubbio le due società appena citate, SAS e CDC, si occuparono per la televisione anche del doppiaggio di altri corti, provenienti sia dalle antologie cinematografiche, sia dal catalogo a.a.p. / United Artists. Purtroppo, al momento, di questi non resta alcuna traccia, se non i titoli.

Si segnala per completezza che saranno sempre i cortometraggi della antologie cinematografiche a debuttare in Super 8 all’inizio degli anni ’70, alternando doppiaggi cinematografici (è il caso dei cartoni aventi protagonisti Silvestro e Titti) a doppiaggi realizzati ad hoc (in particolare per quanto concerne i corti di Bugs Bunny e Yosemite Sam, tutti doppiati da un cast di voci al momento ignoto).

Si segnala inoltre che arrivano nelle nostre sale doppiati il mediometraggio Mi-Mi prenda chi può (Adventures of the Road Runner, 1962), visto censura 9 novembre 1963, e il corto Daffy Duck, stella del cinema (A Star Is Bored, 1956), visto censura 6 ottobre 1966. Di entrambi le edizioni italiane dell’epoca risultano perdute.

Che emicrania!

Ancora negli anni ’60 (per completezza)

Oltre alle antologie Warner, nello stesso periodo nei cinema italiani vengono distribuiti alcuni zibaldoni contenenti i già citati cortometraggi all’epoca nel catalogo United Artists, tutti in lingua originale sottotitolata.

Eccone una ricostruzione ad opera di LucaTune:

Silvestro pirata lesto (31 maggio 1962, distr. Gold Film)
– The Fighting 69½th (1941)
– Tweetie Pie (1947)
– The Brave Little Bat (1941)
– Hush My Mouse (1946)
– Catch as Cats Can (1947)
– Little Brother Rat (1939)
– Daffy Duck and the Dinosaur (1939)
– Conrad the Sailor (1942)
– I Taw a Putty Tat (1948)
– From Hand to Mouse (1944)
– Hare Trigger (1945)
– Hair-Raising Hare (1946)
– Peck Up Your Troubles (1945)

La cavalcata dei dodici (27 giugno 1962, distr. Dear Film)
– Un cavallo sotto le armi (The Draft Horse, 1942)
– Il topo bugiardo (The Lyin’ Mouse, 1937)
– Cinquemila leghe sotto i mari (Fresh Fish, 1939)
– Il coniglietto rosso (Little Red Riding Rabbit, 1944)
– Pesca con l’esca (Greetings Bait, 1943)
– Lo scaltro anatroccolo (The Foxy Duckling, 1947)
– Il lepre vendicativo (The Heckling Hare, 1941)
– Bunny l’acrobata (Acrobatty Bunny, 1946)
– Nemici per la pelle (Kiss and Make-Up, 1934)
– Il gatto e il pesciolino (Fin n’ Catty, 1943)
– Il coniglio e il gigante (Jack-Wabbit and the Beanstalk, 1943)
– Bunny e il pirata (Buccaneer Bunny, 1948)

Silvestro contro tutti (10 ottobre 1962, distr. Gold Film e Jolly Film)
– Hush My Mouse (1946)
– The Brave Little Bat (1941)
– Birdy and the Beast (1944)
– The Aristo-Cat (1943)
– Daffy – The Commando (1943)
– Bugs Bunny Rides Again (1948)
– The Eager Beaver (1946)
– Sweet Sioux (1937)
– The Sheepish Wolf (1942)
– The Cat’s Tale (1941)
– The Hep Cat (1942)
– Hop, Look and Listen (1948)

Silvestro il magnifico (16 marzo 1963, distr. Gold Film)
– Life with Feathers (1945)
– House Huntling Mice (1948)
– The Rattled Rooster (1948)
– Two Gophers from Texas (1948)
– Doggone Cats (1947)
– Fair and Worm-er (1946)
– Behind the Meat-Ball (1945)
– Pigs in a Polka (1943)
– A Gruesome Twosome (1945)
– The Cagey Canary (1941)
– Double Chaser (1942)
– Gorilla My Dreams (1948)

Bunny, coniglio dal fiero cipiglio (13 agosto 1963, distr. Dear Film)
– Bunny cercatore d’oro (The Wacky Wabbit, 1942)
– Cani e volponi (Of Fox and Hounds, 1940)
– Il rasoio raffreddato (Naughty But Mice, 1939)
– L’uccellino controassegno (The Bird Came C.O.D., 1942)
– I tre orsi (The Bear’s Tale, 1940)
– Buonanotte Elmer (Good Night Elmer, 1940)
– Caccia al coniglio (A Wild Hare, 1940)
– Cose da pazzi (Hare-um Scare-um, 1939)
– Il guardiano notturno (The Night Watchman, 1938)
– Dagli al grillo! (Hop, Skip and a Chump, 1942)
– Elmer fotografo (Elmer’s Candid Camera, 1940)
– Bunny e il condor (Bugs Bunny Gets the Boid, 1942)

Silvestro il gattotardo (21 dicembre 1963, distr. Gold Film)
– Saddie Silly (1941)
– Tale of Two Mice (1945)
– Wabbit Twouble (1941)
– A Corny Concerto (1943)
– Crowing Pains (1947)
– Angel Puss (1944)
– Of Thee I Sting (1946)
– Bone, Sweet Bone (1948)
– What’s Brewin’, Bruin? (1948)
– The Goofy Gophers (1947)
– The Fifth-Column Mouse (1943)
– I Got Plenty of Mutton (1944)

Eccezionalmente nel 1967 la Gold Film ci regala un’antologia doppiata in italiano, Per qualche topolino in più, a cui abbiamo dedicato una scheda esaustiva.

Anni ’70

Negli anni ’70 in sala prosegue la distribuzione delle antologie, ma il Programma Nazionale comincia a dedicare più spazio alla programmazione dei Looney, nella sua TV dei ragazzi.

La trasmissione Gli eroi di cartone (nella foto), dal 1970 al 1973, propone una selezione di corti doppiati per l’occasione da una società ignota, con le voci di Willy Moser (permane qualche dubbio sull’attribuzione), Claudio Trionfi e Gino Pagnani.

In contemporanea nel contenitore Per i più piccini vanno nuovamente in onda alcuni corti estrapolati dai pacchetti delle antologie cinematografiche – non ci è dato sapere con quali doppiaggi.

Oggi Cartoni Animati propone i Looney Tunes con il singolare titolo di Zoofollie dal 1972 al 1976. In un primo momento il doppiaggio dei corti è affidato alla CVD (con le voci, tra gli altri, di Oreste Lionello, Alida Cappellini e Gianni Bonagura), a cui presto subentrerà la MOPS Film (con le voci di Willy Moser, Claudio Trionfi e Franco Latini), che a partire dalla fine degli anni ’70 si occuperà anche delle edizioni italiane degli speciali televisivi.

A partire dal 1972, in televisione debutta anche il Bugs Bunny Show, in merito al quale i dati sono troppo frammentari per permettersi supposizioni.

Anni ’80

Con il diffondersi delle televisioni private, l’arrivo dei lungometraggi di montaggio e degli speciali televisivi, in questo periodo i Looney Tunes vivono una seconda giovinezza, che si protrarrà fino all’inizio degli anni 2000.

Tra il 1981 e il 1982 le lavorazioni sia dei film, sia degli special, passano in mano alla EFFE ELLE DUE, società di Franco Latini, che doppierà inoltre, a partire da quegli anni, quasi tutti i cortometraggi mai trasmessi in televisione prima di allora. Si occuperà anche del ridoppiaggio di alcuni corti provenienti dalle antologie cinematografiche e di altri le cui tracce audio non sono più reperibili.

Per quanto concerne l’animazione Warner in Italia, è lui il protagonista indiscusso degli anni ’80, come abbiamo avuto modo di relazionare in un precedente approfondimento.

Tuttavia, in occasione prima della trasmissione nel contenitore Big! (1988 – 1993, nella foto) su Raiuno e poi in Blob Cartoon su Raitre, vengono effettuati alcuni nuovi doppiaggi per i soli corti all’epoca posseduti dalla Turner Entertainment (il già citato catalogo a.a.p. / United Artists).

Queste lavorazioni sono frutto di due diversi studi, probabilmente in due tranche:

– alcuni corti sono doppiati dal Gruppo Trenta, che pressapoco in quel periodo si occupa anche dell’edizione italiana di Daffy Duck Acchiappafantasmi, seppur con un cast di voci differente;

– altri sono doppiati dalla CDC, con il ritorno di Willy Moser nel ruolo di Bugs Bunny, in linea con quanto proposto in sala dalla stessa CDC in Chi ha incastrato Roger Rabbit, ma anche di Franco Latini nel ruolo di Daffy.

Si presume in entrambi i casi che le edizioni italiane siano opera della Royfilm srl, con le voci e il doppiaggio a cura di Gruppo Trenta e CDC.

Questi sono anche gli anni in cui il mercato Home Video, con il largo consumo di VHS, comincia a farla da padrone: se la Warner Bros. riedita su nastro doppiaggi precedentemente approntati per i propri corti, la Panarecord, grazie alla licenza MGM, realizza ex-novo alcuni doppiaggi milanesi per i cortometraggi del catalogo a.a.p. / United Artists (in foto). Va specificato, infatti, che a seguito di un fallito tentativo di acquisizione di MGM da parte di Turner, quest’ultima nel periodo in questione detiene solo i diritti per il passaggio televisivo dei corti Warner in analisi, mentre la prima ha facoltà di distribuirli in VHS.

Sono innumerevoli, infine, le etichette che immettono sul mercato – sia televisivo, sia home video – doppiaggi di cortometraggi di pubblico dominio, spesso arrabattati alla bell’e meglio, in molti casi eseguiti da interpreti non professionisti.

Anni ’90

Con buone probabilità erano destinati proprio alla trasmissione su Big! alcuni ridoppiaggi dei corti di Silvestro e Titti ad opera della Sunset Boulevard con protagonista Pino Ammendola. Questi, tuttavia, non andarono mai in onda sui canali nazionali e resta ancora in dubbio se e quando siano stati trasmessi da TV private.

Risalgono a questo periodo anche le proiezioni nelle sale di tre cortometraggi abbinati a film del catalogo Warner, ossia:

Box-Office Bunny (1990), 26 ottobre 1990, abbinato a Gremlins 2 – La nuova stirpe
Sogni sott’acqua (Water, Water Every Hare, 1952), 11 settembre 1992, abbinato a Batman – Il ritorno
Caccia aperta (Duck! Rabbit, Duck!, 1953), 23 ottobre 1992, abbinato ad Arma letale 3

Sull’effettiva distribuzione del primo di questi tre titoli, malgrado gli annunci dell’epoca, al momento permangono alcuni dubbi.

Il doppiaggio italiano è affidato alla CDC, con la direzione di Manlio De Angelis, e vede il debutto di Marco Mete nel ruolo di Daffy Duck. Lo stesso Mete dà voce qui anche a Bugs Bunny. Mete è presente anche nelle scene animate inserite nella pellicola Gremlins 2, sempre nel doppio ruolo di Daffy e Bugs (in foto).

Nel 1996, con l’arrivo nelle sale di Space Jam e l’acquisizione di Turner Entertainment da parte del conglomerato Time Warner, finalmente lo studio può predisporre un ridoppiaggio completo di tutti i cortometraggi d’epoca.

Tale operazione viene affidata in un primo momento alla società di edizioni Royfilm con doppiaggio ad opera della Angriservices e la direzione di Renzo Stacchi, per poi passare in mano, a partire dal 1999, alla Time Out Cin.ca di Massimo Giuliani, scelto nel ruolo di voce ufficiale di Bugs Bunny.

Con qualche piccola variazione, verificabile nelle nostre schede, questo resterà il cast italiano ufficiale sino al 2010.

Anni ’00

Tra la fine degli anni ’90 e gli anni 2000, si registrano solo alcune eccezioni a quanto sino ad ora riportato:

– Soup or Sonic e Chariots of Fur sono andati in onda con un anomalo doppiaggio milanese, probabilmente approntato dalla S.E.D.E. (nei due corti l’unica voce è quella narrante);

Now Hear This, Zip Zip Hooray, The Solid Tin Coyote, Freeze Frame e nuovamente Soup or Sonic presentano un’edizione italiana ad opera sempre della Time Out, ma con alcune alterazioni all’abituale staff, mantenendo comunque Francesco Prando nel ruolo del coyote;

– Il doppiaggio di The Whizzard of Owl è presumibilmente opera di Teo Bellia, voce narrante del corto, per un altro studio ignoto. La voce di Porky Pig non è quella abituale di Massimiliano Alto, né quella del suo predecessore Marco Bresciani;

– In Little Go Beep Cage E. Coyote, padre di Wile E., è doppiato da Pasquale Anselmo, ma non si hanno altri dati sugli artefici del doppiaggio italiano.

Un’ultima anomalia, risalente al 2010, è data dal ridoppiaggio dello speciale Bugs Bunny e il giorno di San Valentino, con protagonista Davide Garbolino, in merito al quale si rimanda alla scheda.