I Looney Tunes
al cinema ed in Tv
A cura di Andrew Marini
A cura di Andrew Marini
Introduzione
Nel 1996, in occasione dell’uscita nelle sale di Space Jam e del connesso rilancio dei Looney Tunes, la Warner Bros. prese la decisione di conferire maggior omogeneità alle edizioni internazionali dei corti prodotti sino ad allora. L’obiettivo, secondo la major, era quello di rendere riconoscibile il timbro di ogni personaggio anche ad un pubblico a cui capitasse di seguire un episodio in una lingua sconosciuta.
In Italia tale compito venne affidato in un primo momento alla Royfilm, con la direzione di Renzo Stacchi, per poi passare definitivamente nelle mani della Time Out Cin.Ca di Massimo Giuliani, società con la quale la compagnia di produzione statunitense aveva aperto un sodalizio anche per l’edizione di diverse serie televisive d’animazione (si vedano ad esempio Animaniacs, Freakazoid, Superman).
Un supervisore, in Italia come all’estero, accompagnò il direttore di doppiaggio per l’intera fase dei casting affinché le voci ed i caratteri dei personaggi fossero i più affini possibili all’originale.
L’operazione, filologicamente impeccabile, assegnò dunque per la prima volta in Italia una “voce ufficiale”¹ ad ognuno dei Looney.
Fino ad allora le cose nel nostro paese avevano funzionato in maniera assai diversa: se in Francia i corti godevano di un cast fisso sin dagli anni ’60 (poi sostituito anch’esso nel 1996), in Italia le più disparate compagnie di doppiaggio avevano attribuito diverse voci e nomi ai personaggi dipendentemente dai committenti.
Ma andiamo con ordine.
Gli anni ’30 e ’40
La prima apparizione dei Looney Tunes nello Stivale si attesta nei cinema del 1932, quando vennero proiettati i corti del personaggio di Bosko, presentato per l’occasione con il nome di “Bruscolo”.
Tale serie di episodi fu l’unica ad essere distribuita nel nostro paese sino al 1949, anno in cui, a guerra finita, sbarcò finalmente nelle sale Bugs Bunny, o, come più semplicemente veniva chiamato all’epoca, “La lepre”. Furono proiettati diversi corti prodotti negli anni precedenti e presto replicati, questa volta soprannominando la star “Rosicchio”, benché nei fumetti allora pubblicati da Corrado Tedeschi Editore, il coniglio portasse l’improbabile nome di “Bubi Balzello”.
Nel 1952, con l’acquisto dei diritti da parte di Mondadori, Bugs divenne sulla carta stampata “Lollo Rompicollo” e rimase del tutto assente dalle sale cinematografiche.
Gli anni ’50 e ’60
Nel 1958 il grande schermo ospitò in lingua originale la prima di una lunga serie di selezioni di cartoni animati Warner degli anni ’50, Cacio…amore e fantasia. Tale usanza divenne un appuntamento annuale che proseguì sino agli anni ’70. Le rassegne in questione vennero doppiate solo a partire da metà anni ’60.
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Nel frattempo in televisione…
Quando nei primi anni ’60 il luminare Vezio Melegari con 500 dollari si portava a casa i diritti per la trasmissione sul canale nazionale (con tanto di Caroselli inclusi) dell’intero pacchetto Hanna & Barbera (divenendo di fatto il rappresentante nostrano dei cartoonist americani), negli USA la Warner aveva già ceduto i diritti di buona parte del materiale prodotto sino al 1950 alla a.a.p..
Come abbiamo visto la Warner si serviva di questo catalogo monco, per lo più, per le annuali rassegne di corti cinematografiche.
Il Canale Nazionale, dal canto suo, trasmetteva soprattutto episodi degli anni ’30, riproponendo Bosko, Buddy ed il primissimo Daffy Duck. Non esisteva, tuttavia, una programmazione seria e continuativa di Looney Tunes e Merrie Melodies, né l’intenzione di dare alle serie una dimensione unica.
I primi personaggi a trovare una collocazione fissa nella TV dei ragazzi furono, nel 1965, Silvestro e Titti con le voci di Gigi Proietti e Loretta Goggi (edizioni SAS).
Sappiamo, ad ogni modo, che nel 1967, in occasione dei Caroselli De Rica, cominciò ad affermarsi in qualità di voce di Silvestro il compianto Franco Latini che fece presto coppia con una giovanissima Roberta Paladini nel ruolo di Titti.
Gli anni ’70
La prima programmazione continuativa da parte della Rai prese avvio nel 1970 all’interno dei contenitori La Tv dei piccini e Oggi cartoni animati. Si noti che nel secondo dei due show citati, il titolo italiano utilizzato per contrassegnare gli episodi non fu quello di Looney Tunes o Merrie Melodies, bensì di Zoofollie.
Purtroppo non si hanno notizie di quali doppiaggi si facesse uso, ma si fanno risalire a questo periodo le edizioni CVD.
Come già citato in precedenza, negli anni ’70 si procedette anche con il doppiaggio dei corti proiettati nelle sale cinematografiche. Non esiste, però, una continuità tra una rassegna e l’altra: sappiamo, ad esempio, che dietro al personaggio di Bugs Bunny si alternarono Franco Latini, Sandro Pellegrini e Nino Scardina, ma c’erano anche il Daffy Duck di Elio Pandolfi e il Silvestro di Michael Tor. Nella maggior parte dei casi, l’edizione venne curata ancora una volta dalla SAS.
Gli anni ’80
La trasmissione dei Looney Tunes in Rai proseguì nel contenitore Direttissima con la tua antenna, ma, a seguito della liberalizzazione del mercato televisivo ed il moltiplicarsi delle emittenti private, furono diverse le realtà ad affacciarsi sull’opportunità offerta dai cartoni Warner: innanzitutto sappiamo che buona parte degli episodi realizzati prima del 1945 erano divenuti di pubblico dominio, garantendo a chiunque la possibilità di ridistribuirli con doppiaggi a basso costo (fenomeno frequentissimo nelle TV locali, ma anche sul mercato VHS), a ciò si aggiunga che la Warner non era ancora rientrata in possesso degli episodi venduti precedentemente alla a.a.p..
A questo periodo si fanno risalire i doppiaggi a cura di Franco Latini, nei quali ricorrentemente venne affiancato da Willy Moser e Leo Valeriano: oltre ai corti (molti dei quali ricevettero la loro prima edizione italiana), il team si occupò delle edizioni dei lungometraggi di montaggio² e degli special televisivi.
A partire dal 1985 i Looney Tunes sbarcarono anche sulle reti nazionali Fininvest.
Gli anni ’90
Malgrado la Rai avesse commissionato alcuni doppiaggi dei corti di Silvestro e Titti con protagonista Pino Ammendola, tali edizioni non vennero mai trasmesse dalle reti nazionali.
Alcuni episodi vennero riproposti da Blob: le informazioni in merito sono scarse, ma sappiamo che Bugs Bunny aveva nuovamente la voce di Willy Moser e Taddeo quella di Michele Kalamera.
I Looney andarono in onda (anche sulle televisioni satellitari) presentando doppiaggi alternati sino al 2003, quando si concluse l’operazione di ridoppiaggio di tutti i corti. Ciò fu reso possibile dal fatto che la Warner, a seguito dell’acquisto nel 1996 della Turner (all’epoca detentrice dei diritti sul pacchetto precedentemente venduto alla a.a.p.), poteva finalmente vantare di nuovo il possesso dell’intera produzione di Looney Tunes e Merrie Melodies.
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¹ L’unica eccezione è per il personaggio di Porky Pig, doppiato prima da Marco Bresciani (Royfilm) e sostituito nel 1999 da Massimiliano Alto (Time Out).
² Ad eccezione di “Daffy Duck Acchiappafantasmi”, doppiato dal Gruppo Trenta.
Fonti:
Italia Taglia
Tv-Pedia